Mettere in dubbio la “SCIENZA” di regime e` un atto coraggioso

 In Unione Sovietica era vietato contestare la saggezza del “partito”. Questo perché il comunismo marxista era visto come la progressione scientificamente inevitabile dell’umanità. Per Marx e Lenin, la “scienza era statica”. Perciò chiunque si pronunciava contro “la scienza” del sistema sovietico doveva agire con malizia; doveva effettivamente volerne la distruzione; doveva volere che la gente morisse.

Chiunque esprimesse opposizione alla “scienza fissa” del marxismo-leninismo si trovò presto a tacere. Spesso in modo permanente.

Ironia della sorte, appena 30 anni dopo che la “scienza” del marxismo-leninismo è implosa, stiamo assistendo a una rinascita qui in occidente dell’idea che mettere in discussione “la scienza” non è cercare la verità o affinare la comprensione di ciò che sembra essere una prova contraddittoria. No, è davvero augurare del male ai propri connazionali.

E mentre noi che mettiamo in discussione “la scienza” non veniamo fisicamente portati nei gulag in quanto contestiamo la saggezza dei nostri “geni” nel CDC o nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per esempio, stiamo scoprendo che il risultato è lo stesso. Veniamo messi a tacere e accusati di intenti dannosi. I comunisti sovietici chiamavano i dissidenti come noi “demolitori”.

La scorsa settimana nella trasmissione quotidiana, il Ron Paul Liberty Report, si e` riferito di due informatori interni al CDC e Big Pharma che hanno sollevato domande serie e legittime sulla narrativa prevalente sul coronavirus. L’ex Chief Science Officer per il gigante farmaceutico Pfizer, il dottor Mike Yeadon, ha dichiarato che dalla sua esperienza crede che quasi il 90% degli attuali test per Covid produca falsi positivi. Ciò significa che questa massiccia espansione dei “casi”, usata per giustificare i continui attacchi alle nostre libertà civili, è semplicemente falsa.

Come ha detto il dottor Yeadon in una recente intervista sul lockdown orwelliano nel Regno Unito, “stiamo basando una politica del governo, una politica economica, una politica delle libertà civili, limitando le unioni a 6 persone … tutto basato su , dati che potrebbero essere completamente falsi?”

Il dottor Yeadon ha ragione nel sostenere che, sulla base della sua osservazione scientifica, non esiste una “seconda ondata”? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che le sue affermazioni secondo cui il massiccio aumento dei “casi” in Europa utilizzato per giustificare nuovi lockdown non è in alcun modo accompagnato da un analogo aumento delle morti. Le stesse classifiche dell’UE lo dimostrano. I decessi rimangono una linea piatta vicino allo zero mentre i “casi” salgono alle stelle per corrispondere al massiccio aumento dei test.

Tuttavia, quando la scorsa settimana il programma ha riferito delle scoperte del dottor Yeadon sul rapporto Liberty, per la prima volta in assoluto il programma è stato rimosso da YouTube.

YouTube, di proprietà di Google, che è saldamente radicato nello stato profondo, è stato vago nello spiegare dove abbiamo violato i loro “standard della comunità” semplicemente perche si e` fatto riferimento a scienziati qualificati che non sono d’accordo con la narrativa tradizionale del coronavirus.

Ma hanno offerto questa spiegazione scioccante in un’e-mail inviata a quelli del Ron Paul Liberty Report:

“YouTube non ammette contenuti che contestano esplicitamente l’efficacia dell’Organizzazione mondiale della sanità”.

Incredibile!

Non è la scienza ad essere stabilita. Di stabilito c’e solo il fatto che e necessario mettere a tacere tutti coloro che osano chiedere perche`”

Fonte

https://neovitruvian.com/2020/09/29/mettere-in-dubbio-la-scienza-di-regime-e-un-atto-coraggioso/

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