Mettere in dubbio la “SCIENZA” di regime e` un atto coraggioso
In Unione Sovietica era vietato contestare la saggezza del “partito”. Questo perché il comunismo marxista era visto come la progressione scientificamente inevitabile dell’umanità. Per Marx e Lenin, la “scienza era statica”. Perciò chiunque si pronunciava contro “la scienza” del sistema sovietico doveva agire con malizia; doveva effettivamente volerne la distruzione; doveva volere che la gente morisse. Chiunque esprimesse opposizione alla “scienza fissa” del marxismo-leninismo si trovò presto a tacere. Spesso in modo permanente. Ironia della sorte, appena 30 anni dopo che la “scienza” del marxismo-leninismo è implosa, stiamo assistendo a una rinascita qui in occidente dell’idea che mettere in discussione “la scienza” non è cercare la verità o affinare la comprensione di ciò che sembra essere una prova contraddittoria. No, è davvero augurare del male ai propri connazionali. E mentre noi che mettiamo in discussione “la scienza” non veniamo fisicamente portati nei gulag in quanto con...