Haiku ... Siamo tutti Haijin

Haiku: la poesia giapponese per liberare le emozioni - La Mente รจ  Meravigliosa


Haiku – il fiore della poesia giapponese | Laboratori Poesia

Haiku ... Siamo tutti Haijin

di Alfredo d'Ecclesia

E' una poesia semplice,formata solo da tre versi , caratterizzata da cinque , sette e cinque sillabe.
L'haiku nasce in Giappone nel XVII secolo e deriva dal tanka presente in Giappone fin dal IV secolo,nel tanka ci sono cinque versi composti di 5-7-5 7-7 versi ,eliminando gli ultimi due versi,si ha l'haiku.Soggetto dell'haiku tradizionale รจ generalmente le natura con le sue stagioni e con le emozioni in grado di generare ,riuscire a sintetizzare la capacitร  di osservare ,รจ un arte vera e propria ,generalmente l'ultimo verso nella forma tradizionale era dedicato alla stagione che definiva il momento dell'anno, la natura e le sue emozioni regalano al poeta (haijin) un risveglio di fronte all'evento. La brevitร  ,la frammentazione,la dispersione,il vuoto ,lasciano degli spazi immaginari da riempire .Il lettore ,suo malgrado,diventa autore, nessuna descrizione,un infinita frammentazione ,che apre le porte al linguaggio del cuore.
Alle origini,la natura era il tutto,oggi,si spazia su tutto.
Sopratutto gli scrittori occidentali di haiku ,e il numero di sillabe,non segue rigorosamente i dettami della tradizione giapponese.
Ci sono due modi di fare haiku nel primo,uno dei versi (generalmente il primo) introduce l'argomento che verra ampliato e concluso negli altri due
E'sera,autunno.
Io penso soltanto
Ai miei parenti (Buson)
Nel secondo modo due argomenti diversi vengono messi in opposizione o in armonia.,se il primo verso introduce,il secondo amplia ,il terzo produce un opposizione di contenuto , oppure il primo verso introduce e i versi successivi introducono un nuovo argomento che mettono in relazione con il primo.
La voce del fagiano
Quanta nostalgia
per mio padre e mia madre (Basho)
Da notare che anche il grande Basho in questo caso adotta una quantitร  libera di sillabe.
Guardare e cogliere l'essenza ,passeggiare nella vita taccuino alla mano,annotare le impressioni,sogno alchemico immortale di catturare le essenze,eliminare l'inutile,spogliarsi di ogni sapere per accedere al vero sapere...
L'arte occidentale trasforma l'impressione in descrizione,l'haiku รจ un apparizione ,il suo non descrivere รจ intrattenibile ,la descrizione occidentale รจ sempre preludio di contemplazione,nell'haiku la luce non scende dal cielo ad illuminare ,ci si illumina di fronte all'evento.
In uno spazio di puri frammenti l'universo diventa infinito,ogni haiku รจ una gemma,che riflette tutte le gemme.
La descrizione รจ come uno specchio ,dove ci si guarda per compiacersi,in oriente lo specchio รจ vuoto “Lo spirito dell'uomo perfetto -dice un maestro taoista-รจ come uno specchio,non afferra nulla ma non rigetta nulla ,riceve ma non conserva “.

Mio figlio Marco ora ha cinque anni,prima di compiere i tre anni una sera guardando il quarto di luna mi disse : Papร  guarda
la luna sembra un braccio
che stringe forte il suo amore

Guardando la nebbia (mio figlio ama la nebbia,essendo una cosa rara per lui)
La nebbia
รจ il fumo
di una grande sigaretta.
Sempre guardando la nebbia
La nebbia
รจ un cielo
senza colori


Ritornare all'essenza e alla purezza del senso,questo รจ l'haiku.

Alfredo d'Ecclesia

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