Le Comunità Islamiche approfittano della barbara decapitazione di un professore per attaccare la Francia

 Le Comunità Islamiche approfittano della barbara decapitazione di un professore per attaccare la Francia

Sono andato sul sito dell'UCOII (Unione delle Comunità e delle Organizzazioni Islamiche in Italia) per vedere quale era la reazione dei musulmani italiani difronte al terrorismo islamico in Francia. 

Innanzitutto il titolo è eloquente: Un orrore che causa orrori e non fa nulla per evitarne altri. Espressamente non si plaude alla decapitazione del povero professore, ma la si giustifica perché:   "causata dall’aver mostrato in classe le famigerate vignette che ridicolizzavano oscenamente la figura del nostro Profeta Muhammad" E si attacca la Francia perché:  "L’offesa alla figura del Profeta è un atto inqualificabile. Essa destabilizza l’armonia che con fatica le comunità hanno costruito e raggiunto minandone le fondamenta. Alla base di una società democratica e plurale c’è il rispetto del culto, sia che esso sia cristiano, musulmano, ebraico o di altre fedi." Onde fugare ogni dubbio di come la pensano i musulmani presenti nel nostro Paese il comunicato continua: "Per questo riteniamo che la reazione dello Stato francese sia stata offensiva e discriminatoria. Assumere gli alti valori della libertà di espressione per giustificare la bestemmia non va certo nella buona direzione. Scatenare le forze di sicurezza contro le moschee e le associazioni di musulmani in Francia è una azione radicale che fomenta la cultura del sospetto e dello scontro. Un’azione che ci indica come terroristi non fedeli, come assassini e non cittadini rischiando di portare indietro gli orologi della convivenza di anni, fomentando un clima islamofobo in una situazione sociale interna già instabile, ora aggravata dalla pandemia in atto." Non c'è che dire, la colpa delle stragi non sta nell'Islam ma nell'islamofobia, posizione per altro condivisa anche dalla Boldrini (PD) e, purtroppo, anche dal filo-islamico Papa Francesco.

F.O.