Collaborazione tra Chiesa Ortodossa Italiana e Italia Bio


Collaborazione tra Chiesa Ortodossa Italiana e Italia Bio

                                             Il Primo Bio Slow sarà in Puglia

La Chiesa Ortodossa Italiana ha sottoscritto a Roma, il 5 marzo 202, un Protocollo d’Intesa con l’associazione Italia Bio, che si è già concretizzata in Puglia nel varo di un Distretto alimentare Bio Slow. Questa importante collaborazione è stata resa possibile grazie all'interessamento del presidente nazionale della Fraternità Ortodossa ing. Ambrogio Giordano, che ha già concretizzato una proficua collaborazione tra le due realtà in Puglia, dove si sta costituendo un importante Distretto Alimentare Bio Food. L’associazione Italia Bio è nata dall’iniziativa di alcuni produttori biologici al fine di promuovere prodotti e cibi sani, sviluppare un nuovo modello di economia sostenibile, sobria e conviviale, che garantisca la conservazione dell’ambiente e delle risorse naturali, la qualità della vita, la felicità delle persone e il rispetto del creato. In questa alleanza tra agricoltori e consumatori è importante anche l'apporto della visione cristiana che, come ha ricordato il nostro arcivescovo mons. Filippo Ortenzi citando la Genesi (Gn 2,15): “Dio pose l'uomo nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” e il custodire, coltivare e valorizzare e non l’utilizzo predatorio e distruttivo, è quanto Dio ha indicato quale compito principale dell’umanità.

Riportiamo il testo del Protocollo d'Intesa tra la Chiesa Ortodossa Italiana e l'associazione Bio Slow, sottoscritta da mons, Filippo Ortenzi e dal Presidente Nazionale di Italia Bio dott. Ignazio Garau.


DIFESA DEL CREATO E SVILUPPO SOSTENIBILE, AGRICOLTURA BIOLOGICA E SICUREZZA ALIMENTARE, SCAMBIO DI CONOSCENZE E COLLABORAZIONE PER PROMUOVERE E

DIFFONDERE L’ETICA DELLA VITA IN ARMONIA CON LA

REALTA’ MATERIALE E SPIRITUALE CHE CI CIRCONDA

Premesso che:

  • L'emergenza climatica, l'emergenza sanitaria e l'emergenza economica che gravano su tutta la Comunità Umana sono strettamente connesse tra di loro e sono conseguenti alla nostra disattenzione nei confronti del pianeta che ci ospita, all'eccessivo sfruttamento delle risorse a disposizione;

  • Economia” ed “ecologia” non sono discipline tra loro antitetiche, come si è continuato a pensare fino al recente passato, considerato anche che i due termini condividono un identico elemento etimologico, l’οἶκος, che sta a indicare lo stesso interesse per la gestione della “casa”, ovvero per l’amministrazione del nostro spazio vitale;

  • È necessario cambiare rapidamente paradigma, modificare i modelli di riferimento economici, ambientali e sociali che ci hanno guidato nei secoli passati, occorre adottare nuovi e più sostenibili stili di vita: non siamo solo in un'epoca di cambiamenti, siamo al cambiamento di un'epoca. Nulla potrà essere semplicemente come prima, perché il prima ci ha portato ai problemi di oggi;

  • Per produrre cambiamenti in tempi brevi è necessario l'impegno delle istituzioni, ma anche il coinvolgimento dell'intera comunità.

Se promuoviamo una nuova visione del nostro rapporto con il creato, se tutti indichiamo la praticabilità e la convenienza di un modello di economia, e di società, più solare e solidale, più conviviale, assieme possiamo farcela;

  • Il cibo e l'agricoltura, biologica e contadina, sono i riferimenti da cui partire per un percorso di sviluppo sostenibile, poiché il cibo è coinvolgente e, nelle sue molteplici implicazioni, lega in modo stretto le persone, l'organizzazione delle comunità, la salute e la qualità della vita con le risorse naturali, la terra, la biodiversità, la loro gestione e salvaguardia;

  • L'agricoltura biologica è un insieme di principi e di valori che costituiscono una visione originale del modo in cui l'uomo deve interagire con il suo ambiente vitale, indicando modalità di produzione, preparazione e distribuzione del cibo e di altri beni che aiutino a non dissipare le risorse disponibili sul nostro pianeta terra, rispettando la vita delle piante e degli altri animali. L'agricoltura biologica afferisce al modo in cui le persone interagiscono con paesaggi vivi, si rapportano l'uno con l'altro, contribuiscono a formare e custodire l'eredità delle generazioni future;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana e l'Associazione Italia Bio, pur nella diversità di caratteristiche, ruoli e funzioni, condividono la necessità di collaborare per promuovere iniziative e azioni orientate allo sviluppo sostenibile e alla difesa del nostro ecosistema.

Considerato che:

  • la Chiesa Ortodossa Italiana ritiene suo compito fondamentale agire per la salvaguardia del creato e vuole coinvolgere attivamente la Comunità dei fedeli avvalendosi della collaborazione e del supporto dell'Associazione Italia Bio.

Tutto ciò premesso e considerato

La Chiesa Ortodossa Italiana 



e

L’associazione Italia Bio



sottoscrivono il presente Protocollo d’Intesa concordando sulle finalità sopra esposte e congiuntamente, in relazione alle proprie competenze e ruoli, si impegnano a:

  • creare rapporti di scambio di conoscenze ed esperienze sui temi legati all’uso delle risorse, ai mutamenti climatici, alle energie rinnovabili, alle produzioni biologiche, alla biodiversità e più in generale allo sviluppo sostenibile e su come questi temi possano essere affrontati nel contesto specifico della Comunità Ecclesiale;

  • collaborare per attivare specifici momenti di approfondimento e di studio sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, delle “sana alimentazione” e della “Dieta Mediterranea”, anche organizzando appositi corsi formativi in collaborazione con l'Università e gli Enti di Formazione della Chiesa;

  • per rendere concreta la scelta della sostenibilità all'interno di ogni comunità ecclesiale si istituirà un gruppo di lavoro, con i rappresentanti delle parti, con l'obiettivo di ideare un sistema di gestione ambientale differenziato per le diverse aree di interesse (chiese, scuole, strutture di accoglienza, ecc.). Obiettivo consentire a ogni comunità di ridurre significativamente i propri consumi di risorse, di energia (elettrica e termica), la produzione di rifiuti, fornendo il proprio contributo per la tutela dell'ambiente e del clima, risparmiando denaro e promuovendo una coscienza ambientale all'interno e all'esterno della chiesa;

  • lo stesso gruppo di lavoro elaborerà anche una proposta per prevedere in ogni comunità la possibilità di organizzare un gruppo di acquisto collegato direttamente ai produttori agricoli, facilitando la creazione di filiere corte che ristabiliscano corrette condizioni di collaborazione tra produttori e consumatori, con vantaggi per entrambe le parti;

  • tale scelte consentiranno di prevedere anche la possibilità di predisporre la certificazione ambientale di Chiesa eco-sostenibile;

  • un'impostazione che offrirà anche lo spunto per creare occasioni di condivisione comunitaria dell'esperienza ecologica e organizzare momenti di conoscenza delle qualità ambientali presenti nel territorio della comunità e opportunità conviviali per la scoperta delle produzioni biologiche e tipiche;

  • il percorso prevederà specifiche iniziative indirizzate ai bambini e ai giovani perché possano partecipare e condividere il progetto;

  • il gruppo di lavoro predisporrà una “Dichiarazione per la difesa del creato”, da sottoporre all'approvazione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Italiana;

  • creare una linea di prodotti biologici dei Monasteri o delle comunità religiose afferenti alla Chiesa Ortodossa Italiana;

  • fornire la consulenza interdisciplinare per la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico di supporto al progetto dei distretti Bio Slow sotto l'egida del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Italiana;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana nella persona del suo Primate Sua Beatitudine Filippo Ortenzi, darà la disponibilità ad assumere il ruolo di Cappellano dei singoli ambiti territoriali, nei quali i Distretti Bio Slow, in primis quello delle Puglie implementerà tutte le iniziative a livello nazionale;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana a seguito della sottoscrizione del presente protocollo, collaborerà alla costruzione di paradigmi comunicativi, rivenienti dal confronto delle strutture preposte proprie dei vari Distretti Bio Slow, in particolare quello delle Puglie e degli esperti di comunicazione della Chiesa Ortodossa Italiana;

  • il Presidente nazionale di Italia Bio, in accordo con il Primate della Chiesa Ortodossa Italiana concorderà dichiarazioni ed eventi congiunti aventi la finalità di sfruttare la sinergia operativa derivante dal presente accordo, allo scopo di raggiungere gli obiettivi comuni concordati su scala nazionale. La Chiesa Ortodossa Italiana in particolare si impegna a sensibilizzare tutta la sua comunità presente in tutte le Regioni d’Italia;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana, nella Regione Puglia, coinvolgerà l’associazione sociale e culturale Rinascita e Rose, con tutte le sue strutture, al fine di facilitare l'immediata attivazione di tutte le iniziative previste nella Regione in forza del fatto che il Presidente di detta associazione è un membro del clero della Chiesa Ortodossa Italiana, dando mandato allo stesso di rendersi immediatamente disponibile a supportare l'iniziativa qui oggetto di accordo, con tutti i mezzi disponibili dell'Associazione.

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